giovedì 15 dicembre 2011

“Disservizi sulle tratte ferroviarie di Biella: la Regione spieghi”

La mattina del 12 dicembre 2011, il treno 1008,2 che, con l’entrata in vigore del nuovo orario, sostituisce il diretto Biella-Torino, è partito dalla stazione di Biella San Paolo con due minuetti, ma con uno solo in servizio, a causa di un guasto che si è verificato all’impianto citofonico; il guasto, rendendo impossibile l’utilizzo di uno dei due minuetti, ha costretto i passeggeri a stiparsi nell’unico minuetto utilizzabile o, nell’impossibilità di trovare posto su di esso, a rimanere a terra.
Un problema analogo si era verificato l’estate scorsa sul treno del mare diretto ad Albenga.
A Novara l’ex treno 4826 Novara-Biella delle ore 14.25, utilizzato per lo più dagli studenti e che, prima, fermava in tutte le stazioni per consentire ai ragazzi di raggiungere la propria abitazione, è stato sostituito da un treno che proviene da Milano e che ferma unicamente nelle stazioni di Carpignano Sesia e di Cossato. Il treno successivo che ferma in tutte le stazioni parte soltanto alle 16.13; questo vuol dire che molti studenti si sono trovati di fronte, a causa della pessima organizzazione degli orari e del servizio, all’impossibilità di rientrare a casa.
Un esordio peggiore non poteva esserci, ma questi due episodi danno la misura del punto di non ritorno cui è giunta l’organizzazione del trasporto ferroviario nelle nostra Regione e, nel caso specifico, la definizione di un regime di orari che prescinde totalmente dall’esigenza degli utenti e che, anzi, sembra pensato unicamente con l’intento di scoraggiare l’utilizzo del treno; la vicenda chiama in causa sia la responsabilità di Trenitalia che quella della Regione e ripropone l’annosa questione di un servizio ferroviario che infligge disagi ai cittadini.
Ho chiesto conto di tutto questo alla Regione inoltrando un'interrogazione formale all'Assessore competente, per sapere
come giustifica che il giorno nel quale è entrato in vigore il nuovo regime di orari si siano potuti verificare due episodi simili, uno dei quali largamente prevedibile se solo il servizio fosse stato organizzato pensando e quali provvedimenti intenda assumere nei confronti di Trenitalia e a tutela di chi utilizza il mezzo ferroviario.


Wilmer Ronzani

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