giovedì 16 febbraio 2012

Stupro e omicidio, pagherà lo Stato

di Raphael Zanotti su La Stampa 10 febbraio 2012

Sentenza della Corte d’Appello di Torino: a pagare se gli autori di abusi non sono rintracciabili sarà la Presidenza del Consiglio

TORINO – A pagare per la violenza sessuale sarà la Presidenza del Consiglio. Con una sentenza destinata a far discutere la Corte D’Appello di Torino ha sancito un principio che in Italia non aveva mai trovato spazio: quando gli autori di un omicidio, di lesioni dolose o di violenza sessuale non sono stati scoperti, sono irrintracciabili o non hanno i mezzi economici per pagare, tocca allo Stato indennizzare o risarcire la vittima.
Un principio innovativo e destinato ad avere grande impatto considerato l’altissimo numero di vittime di reati violenti dolosi che, oggi in Italia, non vede un centesimo di risarcimento. Il caso torinese che ha originato la sentenza riguardava una giovanissima ragazza sequestrata e violentata per una notte intera da due extracomunitari. Questi ultimi, arrestati, erano poi stati messi ai domiciliari durante il processo penale di primo grado ma, approfittando della scarcerazione, erano scappati facendo perdere le loro tracce. A questo punto, la ragazza si è rivolta al tribunale di Torino per essere risarcita dallo Stato.
La direttiva europea 2004/80/CE infatti prevede che ogni Stato membro istituisca un sistema di risarcimenti. Direttiva applicata in tutta Europa tranne che in Italia dove non è mai stato istituito un fondo del genere. L’importante sentenza della Corte D’Appello di Torino conferma la decisione di primo grado che aveva già condannato lo Stato italiano e verrà illustrata in una conferenza stampa alle 11.30 dagli studi legali Mbo e Ambrosio&Commodo che hanno seguito la ragazza.
Dovremo parlarne con qualche avvocata per capire il meccanismo che apre delle speranze .
é passato un anno dal  13 febbraio,quando tutte le donne sono scese nelle piazze ed hanno contribuito , con la loro protesta a destare gli animi  e ad invocare un salto di qualità che partisse dal rispetto della donna....
da allora molte cose sono cambiate e per le donne la strada è, coem sempre in salita...poco lavoro, aumenti delle tariffe di asili, scuole, supermercati aumento della pensione in termini di età e non di reddito...come vedete di motivi per essere presenti nel dibattito politico ce ne sono in abbondanza....
Il silenzio è colpevole
Rita de Lima

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