lunedì 14 maggio 2012

Comunicato stampa dopo la discussione sul bilancio a Biella


“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.”  Questa potrebbe essere una sintesi efficace della maratona sul bilancio  preventivo 2012  che ha occupato il Consiglio Comunale di Biella l’8 e il 9 maggio 2012.  Non era mai successo a Biella una contrapposizione  così evidente tra  una  Giunta  Comunale e  la sua maggioranza politica da una parte  e   i gruppi di minoranza , i sindacati e gruppi di genitori ,  cittadini di questa città ,  dall’altra. La  Giunta di destra  su temi importanti quali imposte e tariffe sui servizi a domanda individuale ha evitato il confronto sia nelle commissioni comunali che nei rapporti istituzionali con le parti sociali. Il mix tributi e tariffe escogitata per il 2012 è una mazzata vibrata con perfidia soprattutto nei confronti delle giovani coppie con figli. Dal dopoguerra quello che stiamo attraversando è il momento   economico più difficile  per le famiglie e la Giunta della Città di Biella sceglie  di gravare in modo esponenziale su di un determinato gruppo  anziché agire sulla leva fiscale , come avevamo  più volte richiesto , che  avrebbe  distribuito in modo più equo e  sostanzialmente indolore i sacrifici. Abbiamo cercato  sin dal 1 febbraio scorso di far capire con comunicati , polemiche giornalistiche , incontri da noi richiesti in commissione,  il peso economico che sarebbe gravato sulla famiglia standard di genitori con due figli che usufruiscono dei servizi comunali. Siamo rimasti pertanto  sorpresi dall’impreparazione della Giunta nel contestarci  i  dati quando li  abbiamo esposto nel dibattito; gli stessi , peraltro, che avevamo  precedentemente pubblicato sui giornali locali. Davvero non si vuol capire che aumentare del 23% il costo della mensa  sulla fascia massima ISEE, che raggruppa circa il 63% degli utenti , è un aggravio che pesa per 168 euro all’anno su dei redditi  famigliari medio/bassi? Che senso ha far pagare 85 centesimi giornalieri  in più il costo del pasto che viene servito ai bambini? Perché far pagare anche la parte di interessi passivi per l’ammortamento del mutuo  a suo tempo contratto per  costruire la scuola?  Aumentare a 400 euro mensili  da 357 la retta  mensile  dell’asilo nido della nostra famigli standard con l’ abolizione della riduzione per il quoziente famigliare abbiamo  una pressione mensile di ben 88 euro  ( 43 euro di aumento  per silo nido + 20 per mensa + 25 per  abolizione  della riduzione  del quoziente famigliare), più  di 800 ( ottocento)  euro su base annua .  La tanto strombazzata diminuzione dell’aliquota  IMU dal 4 per mille  al 3,70 per mille fa risparmiare all’ 80%   dei proprietari della  prima casa da 10 a 60 euro annui !!!! Un  aumento della addizionale comunale dello 0,50 per mille  grava su un reddito lordo annuo  di 40.000 euro annui per un’imposta di 20 ( venti ) euro all’anno  e coprirebbe abbondantemente  tutti gli aumenti richiesti ai genitori. La bocciatura da parte della Giunta Gentile delle nostre richieste, delle istanze  dei genitori e di quelle dei sindacati non ci fa demordere dal nostro impegno a favore delle famiglie di Biella . Abbiamo chiesto e continueremo a chiedere  di rivedere le fasce ISEE ,  di destinare il milione di euro  dell’avanzo di amministrazione del 2011 al ripristino delle tariffe precedenti per mense ed asili nido e all’aumento dei trasferimenti alla famiglie in difficoltà, pesantemente tagliati in questi anni di crisi economica profonda. Vedremo nei prossimi giorni ( Consiglio Comunale del 22 maggio p.v. ) quale sarà l’intenzione della Giunta .Come sempre chiederemo un po’ di coerenza tra le roboanti affermazioni  e le scarse applicazioni. Nel piano strategico 2012 si afferma che la città farà di tutto per attrarre famiglie ed imprese. Ma  tutto questo nel bilancio  preventivo   si trova sotto la voce   “ nulla  è previsto“. 
  Biella, 11 maggio 2012        Gruppo Consiliare Partito Democratico – Città di Biella 

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