“Non c’è peggior sordo
di chi non vuol sentire.” Questa potrebbe essere una
sintesi efficace della maratona sul bilancio
preventivo 2012 che ha occupato
il Consiglio Comunale di Biella l’8 e il 9 maggio 2012. Non era mai successo a Biella una
contrapposizione così evidente tra una
Giunta Comunale e la sua maggioranza politica da una parte e i
gruppi di minoranza , i sindacati e gruppi di genitori , cittadini di questa città , dall’altra. La Giunta di destra su temi importanti quali imposte e tariffe
sui servizi a domanda individuale ha evitato il confronto sia nelle commissioni
comunali che nei rapporti istituzionali con le parti sociali. Il mix tributi e tariffe escogitata per il 2012 è una mazzata
vibrata con perfidia soprattutto nei confronti delle giovani coppie con figli.
Dal dopoguerra quello che stiamo attraversando è il momento economico più difficile per le famiglie e la Giunta della Città di
Biella sceglie di gravare in modo
esponenziale su di un determinato gruppo
anziché agire sulla leva fiscale , come avevamo più volte richiesto , che avrebbe
distribuito in modo più equo e
sostanzialmente indolore i sacrifici. Abbiamo cercato sin dal 1 febbraio scorso di far capire con
comunicati , polemiche giornalistiche , incontri da noi richiesti in
commissione, il peso economico che
sarebbe gravato sulla famiglia standard di genitori con due figli che
usufruiscono dei servizi comunali. Siamo
rimasti pertanto sorpresi
dall’impreparazione della Giunta nel contestarci i dati
quando li abbiamo esposto nel dibattito;
gli stessi , peraltro, che avevamo
precedentemente pubblicato sui giornali locali. Davvero non si vuol
capire che aumentare del 23% il costo della mensa sulla fascia massima ISEE, che raggruppa
circa il 63% degli utenti , è un aggravio che pesa per 168 euro all’anno su dei
redditi famigliari medio/bassi? Che
senso ha far pagare 85 centesimi giornalieri
in più il costo del pasto che viene servito ai bambini? Perché far
pagare anche la parte di interessi passivi per l’ammortamento del mutuo a suo tempo contratto per costruire la scuola? Aumentare a 400
euro mensili da 357 la retta mensile
dell’asilo nido della nostra famigli standard con l’ abolizione della
riduzione per il quoziente famigliare abbiamo
una pressione mensile di ben 88 euro
( 43 euro di aumento per silo
nido + 20 per mensa + 25 per
abolizione della riduzione del quoziente famigliare), più di 800 ( ottocento) euro su base annua . La tanto strombazzata diminuzione
dell’aliquota IMU dal 4 per mille al 3,70 per mille fa risparmiare all’ 80% dei proprietari della prima casa da 10 a 60 euro annui !!!! Un aumento della addizionale comunale dello 0,50
per mille grava su un reddito lordo
annuo di 40.000 euro annui per un’imposta
di 20 ( venti ) euro all’anno e
coprirebbe abbondantemente tutti gli
aumenti richiesti ai genitori. La bocciatura da parte della Giunta Gentile
delle nostre richieste, delle istanze dei genitori e di quelle dei sindacati non ci
fa demordere dal nostro impegno a favore delle famiglie di Biella . Abbiamo
chiesto e continueremo a chiedere di
rivedere le fasce ISEE , di destinare il
milione di euro dell’avanzo di
amministrazione del 2011 al ripristino delle tariffe precedenti per mense ed
asili nido e all’aumento dei trasferimenti alla famiglie in difficoltà,
pesantemente tagliati in questi anni di crisi economica profonda. Vedremo nei
prossimi giorni ( Consiglio Comunale del 22 maggio p.v. ) quale sarà
l’intenzione della Giunta .Come sempre chiederemo un po’ di coerenza tra le
roboanti affermazioni e le scarse
applicazioni. Nel piano strategico 2012 si afferma che la città farà di tutto
per attrarre famiglie ed imprese. Ma
tutto questo nel bilancio
preventivo si trova sotto la voce
“ nulla è
previsto“.
Biella, 11 maggio 2012
Gruppo Consiliare Partito Democratico – Città di Biella
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